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Agriturismo “La Taverna” a Fontanelice: il lockdown per reinventarsi

IMOLA – La consegna a domicilio, i menu tematici e l’ampliamento della gamma dei prodotti destinati alla vendita diretta non sono riusciti certo a compensare la perdita di fatturato durante questo lungo anno segnato dall’emergenza. Ma Stefano Lolli, che insieme alla sua famiglia conduce l’agriturismo “La Taverna” a Fontanelice, in piena valle del Santerno Valle del Santerno, non si è dato per vinto e ha usato questo periodo per rinnovare l’offerta e investire.

“Forse può sembrare strano, ma questo periodo così difficile ha avuto dei risvolti “positivi” perché ci ha consentito di innovare e ampliare gli spazi, facendo in un anno quello che avremmo fatto in due. Già dal primo lockdown abbiamo organizzato menù tematici da asporto che sono andati davvero a ruba perché legati alle sagre del territorio, da quella del porcino al tartufo fino al castrato, cercando di sostituire, in sostanza, l’offerta gastronomica di quegli eventi davvero molto apprezzati dal pubblico che non si sono tenuti a causa dell’emergenza sanitaria. Poi abbiamo allargato l’offerta dei prodotti per la vendita diretta, consegnando o spedendo a domicilio olio di oliva, grappe alla canapa – dal 2018 abbiamo introdotto la coltivazione di canapa sativa L, che trasformiamo in tisane rilassanti, miele aromatizzato e infiorescenze – ed anche un ottimo salame al cinghiale. Così abbiamo recuperato il 25-30% del fatturato, non molto ma l’alternativa era chiudere e contare solo su esigui ristori. Ma i due interventi più rilevanti – continua Stefano Colli – sono stati alle stalle, che abbiamo ampliato per avviare l’attività di macellazione diretta dei vitelli di razza Limousine che alleviamo in maniera naturale –  e al nostro agri-campeggio che ora può ospitare ora fino a dieci persone. Abbiamo deciso di aggiungere due tende da Glamping per i clienti che vogliono pernottare in una tenda completamente attrezzata immersi nella pace e nella tranquillità del Parco Naturale della Vena del Gesso. Con la riapertura di fine aprile abbiamo già moltissime prenotazione per l’estate e il tutto esaurito al ristorante nel fine settimana, un segnale di ripartenza che ci fa sperare di poter ripagare impegno e investimenti”.

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