Nuove misure di controllo e sorveglianza contro l’Influenza aviaria
La Regione Emilia-Romagna ha intensificato le proprie azioni per la prevenzione e il contenimento dell’Influenza Aviaria ad Alta Patogenicità (HPAI) sul territorio regionale. Un nuovo documento, datato 5 novembre 2025, stabilisce una serie di misure generali e specifiche di controllo e sorveglianza per ridurre il rischio di introduzione e ulteriore diffusione del virus.
Punti Chiave delle Disposizioni:
- Obbligo di Detenzione al Chiuso: Nelle zone a rischio A e B, gli allevamenti avicoli ordinari all’aperto hanno l’obbligo di detenere al chiuso tutto il pollame. Anche gli allevamenti familiari in queste zone devono adottare misure per ridurre al minimo i contatti con i volatili selvatici.
- Restrizioni su Fiere e Mercati: È vietato lo svolgimento di fiere, esposizioni, mostre e mercati di pollame in Zona B, con un’unica eccezione per l’esposizione/vendita di determinati volatili ornamentali. Nelle Zone A, queste attività sono consentite solo a specifiche condizioni.
- Controlli Pre-Macellazione e Monitoraggio Straordinario: L’invio di tacchini, ovaiole e anatidi al macello, così come di pollastre ovaiole destinate all’accasamento in Zona B, è subordinato all’esito favorevole di visite cliniche e campionamenti secondo un protocollo specifico. Inoltre, è stato disposto un monitoraggio straordinario per tacchini da carne, pollastre, ovaiole in deposizione, broiler e svezzatori nelle Zone B, estendibile alla Zona A in caso di aggravamento epidemiologico.
- Gestione del Personale in Zona B: Nella Zona B, la vaccinazione, la somministrazione di farmaci e le operazioni di carico al macello devono essere eseguite, ove possibile, esclusivamente da personale interno all’allevamento.
- Sorveglianza in Fauna Selvatica e Domestica: Sono previste indicazioni precise per la gestione dei ricoveri di volatili selvatici nei CRAS, dei fenomeni di moria massiva e per la sorveglianza sugli animali domestici (mammiferi carnivori, suini e volatili) in caso di focolai.
Le misure sono già in vigore e sono integrate da protocolli dettagliati per il campionamento, la gestione dei casi sospetti e la preparazione all’emergenza. La filiera avicola è tenuta a redigere e validare una procedura unica per la gestione dei flussi comunicativi e operativi in caso di anomalie.