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COMUNICATI STAMPA ROMAGNA

Legge di Bilancio: batosta per l’agricoltura

Vanificato il credito di imposta, traditi gli investimenti delle imprese

La bozza della Legge di Bilancio 2026 in discussione ha suscitato forti critiche da parte di Cia-Agricoltori italiani, che richiede un intervento immediato del Parlamento per correggerla e tutelare le imprese agricole del territorio, non solo a parole.

In specifico è l’articolo 26 che genera la contestazione di Cia: la norma blocca, dal primo luglio 2026, la compensazione dei crediti di imposta maturati con i Piani Transizione 4.0 e 5.0 con i contributi previdenziali e assistenziali.

“Come ha ribadito Cia Nazionale con il presidente Fini in audizione al Senato, l’agricoltura va tenuta fuori dall’art. 26 della legge di Bilanciosostiene Danilo Misirocchi, presidente di Cia RomagnaLa compensazione dei crediti di imposta con i contributi previdenziali e assistenziali deve essere garantita ai produttori, è la principale occasione di recupero delle spese per le imprese agricole: incentivate ad ammodernare, ora rischiano di restare senza strumento per rientrare dagli investimenti. Questa modifica, che cambia le regole in corsa, colpisce la fiducia degli agricoltori, genera caos e mette a rischio il percorso, necessario, di innovazione”.

Cia è preoccupata per tutte le imprese, e in particolare per quelle dei giovani agricoltori, che hanno scommesso sul presente e sul futuro e investito in tecnologie, macchinari e digitalizzazione per essere più sostenibili, efficienti e moderne; per garantire cibo, sicuro e di qualità, nonostante le difficoltà e le incertezze dovute a fattori ormai noti a tutti: cambiamento climatico, nuove fitopatie, riduzione  delle molecole di difesa, crisi geopolitiche, guerre, instabilità commerciale, alti costi di produzione, tutti elementi che sottolineano la vulnerabilità del settore.

Inoltre, nella legge di Bilancio – specifica Cia – è insufficiente anche il nuovo credito d’imposta, previsto per investimenti in beni strumentali per il settore (art. 96). Nell’apprezzare gli intenti del Governo su tale misura, si sottolineano le esigue risorse finanziarie stanziate, appena oltre i 2 milioni di euro, nonché il carico burocratico e gli eccessivi adempimenti necessari alla sua attuazione.

Cia chiede più coraggio da parte delle istituzioni per l’agricoltura e nel dossier della Confederazione emergono fra le proposte: il rifinanziamento del Fondo per filiere agricole e la gestione delle crisi di mercato; la richiesta di nuovi investimenti in favore di comparti strategici, ma in estrema crisi; oltre a sostegni adeguati contro fitopatie ed epizoozie e a nuove risorse su “Più impresa” per supportare giovani e donne del comparto.

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