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Storia, radici e valori vanno coltivati. E ‘fertilizzati’

Pierino Liverani, presidente Anp Emilia Romagna

BOLOGNA – ‘Fertilizzare’ le radici della storia e dei valori scegliendo tre tematiche sviluppate attraverso iniziative e convegni sul territorio regionale. Pierino Liverani, presidente di Anp Cia Emilia Romagna e vicepresidente nazionale, usa un temine eloquente, ‘fertilizzare’ appunto, mutuato dalla attività agricola, “per ripercorrere e ribadire la nostra storia e i nostri valori”.

Presidente, una attività, quella dell’Anp, che vuole sottolineare azioni e sentimenti e positivi
Si, innanzitutto il valore della pace. Come Emilia Romagna abbiamo collaborato alla grande manifestazione di livello nazionale su questo tema, svolta ad Assisi nel dicembre scorso. Noi condanniamo senza se e senza ma qualsiasi forma di aggressione di un popolo nei confronti di un altro. Ma ripudiamo con fermezza la guerra e occorre in qualsiasi caso cercare sempre la via della pace.

Anche un evento su agricoltori e lotte contadine
Nel marzo scorso abbiamo ripercorso l’iter sulla fine della mezzadria a 40 anni dell’entrata in vigore delle legge 203 del 3 maggio 1982. Un evento che abbiamo concretizzato a Casa Cervi, sempre di livello nazionale, ma con un notevole impegno da parte della Anp Emilia Romagna. Questa legge ha permesso di sdoganare un’imprenditoria agricola che spesso veniva soffocata dalla predominanza padronale.

Anp è anche solidarietà diffusa
Abbiamo promosso e realizzato nel giugno scorso a Ravenna, in occasione della nostra festa regionale, una iniziativa trasformata in incontro per dimostrare vicinanza e solidarietà con tutte quelle persone coinvolte negli eventi alluvionali avvenuti in Emilia Romagna, un sentimento che permane tutt’ora. Per quella occasione abbiamo scelto come tema Costituzione Cooperazione e Istituzioni, iniziativa ben riuscita. Capisaldi fondamentali per la nostra democrazia. La Costituzione rappresenta un faro indelebile, la cooperazione è stata fondamentale in agricoltura come in tanti altri settori, soprattutto per aver saputo produrre reddito ed essere riuscita a ridistribuirlo sul territorio. E qui sta uno dei segreti forti per lo sviluppo sociale, economico e civico dell’Emilia Romagna.
Poi le Istituzioni: devono saper dare sempre concrete risposte alle necessità di una sana società, con attenzione agli aspetti sociali servizi, diritti, territorio, ambiente e burocrazia meno pesante.

Sul piano sindacale quali sono le priorità?
Siamo fortemente impegnati su rivendicazioni come diritti ed equità sociale in primis, pensioni dignitose, sanità, salute, benessere della persona. Servizi, assistenza, e tutela del territorio: una piattaforma Anp, che ha una valenza nazionale, è stata presentata ai parlamentari della nostra Regione e su questi punti ci impegneremo tutto l’autunno: noi sappiamo di non poter dirigere il vento, ma abbiamo il compito di orientare le vele.

Come contrastare una povertà sempre più diffusa, dove sono proprio i pensionati al minimo a subire le conseguenze?
Stiamo attraversando un periodo di grande difficoltà: aumenti generali incontrollati, potere d’acquisto sempre più ridotto. Non si può accettare che 5 milioni di italiani vivano in stato di povertà. Poi c’è un precariato diffuso e una parte consistente di italiani che si sta avvitando su se stessa. E tra questi i pensionati ‘al minimo’, e con il rischio di vedersi allontanare sempre di più servizi essenziali pubblici, in particolare sanità e servizi alla persona. Una situazione inaccettabile: noi, insieme al ‘sistema’ Cia, porteremo fino in fondo queste battaglie, da soli a volte si può andare più forte, ma insieme si arriva molto più lontano.

Anp Emilia Romagna, dossier anp

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